La tragica fine d’un professionista sulle Rocce Nere di Balme

La Stampa 28/07/1936 – numero 179 pagina 4

La tragica fine d’ un professionista sulle Rocce Nere di Balme Il prof. Lorenzo Borelli, docente alla R. Università, ordinario all’Ospedale di San Giovanni, precipita da un picco durante un allenamento alpinistico

Una tragica sciagura ha funestato nel pomeriggio di domenica il paese di Balme, in questi giorni affollatissimo di villeggianti. Il prof. dott. Lorenzo Borelli, ordinario dell’Ospedale di San Giovanni, già assistente del senatore Bozzolo, poscia aiuto del senatore prof. Micheli, incaricato di propedeutica medica all’Università, uno dei più apprezzati docenti del nostro Ateneo, è rimasto vittima di un accidente alpinistico proprio alle porte di Balme.

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Il recupero della storica palestra di arrampicata di Rocca S.A.R.I.

I villeggianti la chiamano Rocca SARI, ma per i Balmesi è “lou Roc dla Ghièri”, ghiaione depositatosi nei dintorni ed oggi inerbito. Si tratta comunque di un grande masso, alto una quindicina di metri, che sorge isolato sulla destra orografica dello Stura, poco a monte delle ultime case di Balme. Lo si raggiunge in un minuto dalla provinciale attraversando un ponticello in legno. La roccia presenta grandi spaccature ed anche due grandi lastre completamente staccate sul lato verso il paese. Il fatto che non sia lisciata dall’azione dei ghiacci induce a pensare che non si tratti di un masso erratico, ma piuttosto di una roccia precipitata dai Torrioni del Ru, durante qualche immane e remoto cataclisma.

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